Riformare la filiera del solare fotovoltaico
La crescita dell’industria del solare fotovoltaico (FV) è stato uno degli sviluppi più significativi nella transizione verso le energie pulite. Poiché si prevede che il settore solare continuerà a crescere in modo esponenziale, l’industria deve garantire che i suoi processi di produzione siano responsabili dal punto di vista ambientale e sociale.
Gran parte della base produttiva della filiera solare globale è radicata nella regione autonoma uigura dello Xinjiang. Le vaste fonderie di silicio metallurgico e gli impianti di polisilicio solare della regione dello Xinjiang contengono, rispettivamente, circa il 12% e il 42% della produzione globale di silicio metallurgico e della capacità produttiva di polisilicio solare. Questi impianti fanno sì che la filiera fotovoltaica abbia un legame con la repressione del governo cinese nei confronti delle minoranze etniche, portata avanti attraverso il lavoro forzato, l’autoritarismo e altre ingiustizie[1].
Le 10 principali aziende produttrici di fotovoltaico al mondo[2]
Posizione | Azienda | Capacità produttiva (MW) | Paese |
---|---|---|---|
1 | JinkoSolar | 15,000 | Cina |
2 | Trina Solar | 14,500 | Cina |
3 | JA Solar | 10,000 | Canada |
4 | LONGi Solar | 10,000 | Cina |
5 | Canadian Solar | 9,000 | Corea del Sud |
6 | First Solar | 7,000 | USA |
7 | Hanwha Q-Cells | 6,500 | USA |
8 | GCL System Integration | 6,000 | Cina |
9 | Yingli Green Energy | 5,000 | Cina |
10 | Risen Energy | 5,000 | Cina |
Senza un’azione decisa per escludere i produttori dello Xinjiang dai mercati delle tecnologie per l’energia pulita, il settore rischia di normalizzare come accettabile l’oppressione promossa dallo Stato nei confronti delle popolazioni uigure, kazake e kirghize dello Xinjiang, trasformando la regione in una zona di sacrificio in nome dell’ambiente.
Allo stesso tempo, il continuo dominio della Cina nella catena di fornitura del solare presenta rischi finanziari per l’industria. L’eccessiva concentrazione della capacità produttiva in un unico Paese, e in un’unica regione, aumenta la vulnerabilità del settore solare alle interruzioni della catena di fornitura dovute a eventi imprevedibili di natura economica, politica o a incidenti di altra natura. Uno sforzo mirato per abbandonare la produzione nello Xinjiang potrebbe contribuire a garantire una fornitura più affidabile di materie prime solari fotovoltaiche, promuovendo al contempo una maggiore innovazione tecnologica nella produzione e proteggendo meglio il settore dai rischi normativi e di reputazione.
Crescita della quota cinese della capacità produttiva globale di solare fotovoltaico[3]
Anno | Quota cinese |
2007 | 26% |
2010 | 43% |
2015 | 65% |
2020 | 72% |
La diversificazione della produzione solare attraverso la creazione di capacità alternativa richiederà uno sforzo strategico e coordinato tra governi, operatori del settore e investitori, per cui diversi fattori andranno presi in considerazione. Tra questi:
- Disponibilità e abbondanza di energia: qualsiasi sia il luogo scelto, deve esserci energia abbondante e a basso costo. L’energia rimane il principale costo di produzione del silicio di grado metallurgico, del polisilicio di grado solare e della produzione di lingotti/wafer fotovoltaici, oltre al costo del lavoro. Attualmente, la produzione di solare fotovoltaico è centralizzata nello Xinjiang proprio per i bassi costi energetici e l’abbondanza di materie prime (carbone).
- Costi fissi iniziali del capitale: gli incentivi pubblici faranno fatica ad attenuare le notevoli differenze nei costi del terreno, della manodopera e della costruzione. Tuttavia, la politica deve prevedere incentivi sui costi fissi iniziali del capitale che possono aiutare a promuovere la costruzione di nuovi impianti industriali solari a livello nazionale.
- Competenze tecniche: le competenze tecniche nello sviluppo di impianti di produzione su larga scala di polisilicio di grado solare, celle fotovoltaiche e soprattutto lingotti/wafer di silicio monocristallino sono sempre più limitate al di fuori della Cina. Gli sforzi di riorganizzazione della catena di approvvigionamento dovrebbero sfruttare le recenti competenze tecniche acquisite da Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Malesia, Germania e Stati Uniti.
Oltre a diversificare la produzione, l’industria del solare può adottare misure per promuovere una maggiore responsabilità sociale e ambientale.
- Aumentare la trasparenza e la tracciabilità della catena di fornitura: l’industria solare deve garantire che nella sua catena di approvvigionamento non ci siano lavoro forzato e violazioni dei diritti umani. A tal fine, le aziende devono aumentare la trasparenza e la tracciabilità delle loro catene di fornitura, controllando regolarmente i loro fornitori e condividendo i risultati pubblicamente.
- Promuovere la circolarità: l’industria solare dovrebbe promuovere la circolarità implementando catene di fornitura a ciclo chiuso e programmi di riciclo per ridurre i rifiuti e minimizzare l’impatto ambientale dello smaltimento dei pannelli solari.
- Investire in Ricerca e sviluppo: per promuovere l’innovazione tecnologica e ridurre la dipendenza da materie prime altamente inquinanti, l’industria solare dovrebbe investire nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali e processi produttivi.
- Favorire la cooperazione internazionale: l’industria solare dovrebbe collaborare con i governi, le ONG e gli altri stakeholder per affrontare le sfide sociali e ambientali associate alla produzione del solare fotovoltaico. Promuovendo la cooperazione internazionale e la condivisione delle best practice, l’industria può promuovere pratiche di produzione responsabili e sostenibili a livello globale.
ETF correlato
VITA: Rize Environmental Impact 100 UCITS ETF
Referenze:
[1] Horizon Advisory, “Uyghurs For Sale: Re-education, Forced Labour and Surveillance Beyond Xinjiang” pubblicato nel marzo 2020. Disponibile qui: https://www.aspi.org.au/report/uyghurs-sale
[2] PV Tech, “Top 10 PV module manufacturers in 2020”, 2020. Disponibile qui: https://www.pv-tech.org/analysis/top-10-pv-module-manufacturers-in-2020
[3] International Energy Agency (IEA), “Renewables 2021: Analysis and Forecast to 2026”, 2021. Disponibile qui: https://www.iea.org/reports/renewables-2021