L’IRA e il Chips Act: un progetto per il progresso
L’IRA e il Chips Act sono emersi come segnali di speranza nella lotta al cambiamento climatico e nel perseguimento del progresso tecnologico. L’IRA, che vanta uno sbalorditivo stanziamento di 369 miliardi di dollari,1 testimonia l’impegno del governo nei confronti della spesa per il clima e della sicurezza energetica. Grazie a crediti d’imposta, sovvenzioni e garanzie sui prestiti, l’IRA estende il sostegno a un ventaglio di settori dell’energia pulita, da quelli consolidati come l’eolico, il solare e i veicoli elettrici (EV) a quelli emergenti come la cattura del carbonio e l’idrogeno a basse emissioni di carbonio.
Pur essendo altrettanto trasformativo, il Chips Act si focalizza su un diverso aspetto del progresso: l’industria dei semiconduttori. La legge punta a rafforzare la catena di fornitura nazionale dei semiconduttori, riconoscendone l’importanza per l’innovazione tecnologica e la sicurezza nazionale. Investendo nella ricerca e nello sviluppo dei semiconduttori, il Chips Act garantisce agli Stati Uniti di restare competitivi nel panorama tecnologico globale.
Un anno di importanti traguardi: celebrare i successi
L’impatto dell’IRA e del Chips Act è innegabile a un anno dal loro avvento. Queste legislazioni hanno stimolato un’impennata di attività nei settori delle tecnologie pulite e dei semiconduttori, catalizzando investimenti, innovazione e creazione di posti di lavoro.
Dalla loro entrata in vigore, negli Stati Uniti sono stati annunciati progetti di tecnologia pulita e di produzione di semiconduttori per un valore di oltre 224 miliardi di dollari.2
Questi progetti spaziano in un ampio ventaglio, dai semiconduttori e veicoli elettrici alle batterie, alle parti eoliche e solari. Si prevede che tale impennata di attività creerà circa 100.000 nuovi posti di lavoro, dando vita alle economie locali e spingendo il Paese verso un futuro più verde e sostenibile.3