Un ottimo esempio è Li-Cycle, nel settore del riciclo delle batterie.
L’azienda canadese mira a massimizzare il riutilizzo di metalli, tra cui il litio e il cobalto, dalle batterie al litio usate, riutilizzandoli nella produzione di nuove batterie.
Attraverso l’IRA, Li-Cycle ha ottenuto finanziamenti per la costruzione di un nuovo impianto che ne sosterrà l’espansione globale, con accordi recenti che includono il riciclo in esclusiva per un produttore vietnamita di batterie per veicoli elettrici e di cobalto riciclato per la multinazionale delle materie prime Glencore.
Si tratta di un esempio utile perché mostra come il sostegno del governo sia utile nelle fasi iniziali della crescita, visti i costi elevati dei programmi di riciclo avanzati, quando l’alternativa per i produttori di batterie è semplicemente quella di procurarsi nuovi materiali da zero.
La direzione comunque è una sola: il riciclo di questi materiali è destinato a diventare sempre più importante, man mano che i veicoli elettrici guadagnano quote di mercato. Soprattutto visto che l’alternativa può essere l’estrazione in paesi come la Repubblica Democratica del Congo, dove le condizioni di lavoro sono tutt’altro che ideali e l’ambiente viene deturpato. È evidente che le operazioni di Li-Cycle presentano molteplici vantaggi, se possono essere rese economicamente redditizie.