Cos’è l’editing genetico?
L’editing genetico è un gruppo di tecnologie che danno agli scienziati la capacità di modificare il DNA di un organismo consentendo l’aggiunta, la rimozione o l’alterazione di materiale genetico in particolari porzioni del genoma. L’editing genetico offre quindi un enorme potenziale per apportare modifiche precise ai geni di una pianta, conferendo loro cose come una maggiore tolleranza alla siccità, una ridotta suscettibilità alle malattie e numerosi altri tratti desiderabili.
Attraverso l’editing genetico, le colture future potrebbero prosperare con un utilizzo ridotto di fertilizzanti, meno pesticidi, meno terra e meno acqua, aprendo la strada a un modello agricolo più sostenibile e a una migliore sicurezza alimentare globale.
Va notato che l’editing genetico è diverso dalla modificazione genetica (OGM) perché non comporta l’introduzione di DNA di altre specie e crea nuove varietà simili a quelle che potrebbero essere prodotte più lentamente dai processi di selezione naturale.2
Tuttavia, l’Unione Europea è stata cauta nell’adottare l’editing genetico, diventando così il più grande blocco al mondo che non ha ancora abbracciato pienamente questa tecnologia. Rispetto a paesi come gli Stati Uniti e l’Argentina, che hanno implementato con successo colture geneticamente modificate, l’attuale proposta dell’UE non esenta del tutto le NGT dalle normative specifiche della biotecnologia. Sebbene l’obiettivo sia quello di rafforzare la trasparenza e potenzialmente facilitare l’ingresso nel mercato di una gamma più ampia di NGT, continuano a incombere preoccupazioni su possibili interferenze politiche e ritardi ingiustificati nel processo di verifica.