In risposta a queste sfide in aumento, il settore della cybersecurity sta registrando una crescita significativa. Secondo un rapporto di Next Move Strategy Consulting pubblicato all’inizio del 2023, il mercato globale della cybersecurity, valutato in 221 miliardi di dollari nel 2022, è in forte ascesa.2 Entro il 2030 si prevede che questa cifra supererà i 650 miliardi di dollari, a testimonianza della crescente domanda di prodotti avanzati per la sicurezza.3

Il rilevamento delle minacce basato sull’intelligenza artificiale è destinato a essere uno dei principali motori di questa crescita.
La tecnologia è in grado di identificare anomalie, schemi dannosi e attacchi zero-day che sfuggono agli analisti umani. Ad esempio, Palo Alto Networks ha registrato una riduzione del 97% dei falsi positivi, e un aumento del 60% delle capacità di prevenzione delle minacce, grazie all’implementazione dell’IA per il rilevamento delle minacce nelle operazioni di sicurezza (SecOps).4
Inoltre, l’AI ha il potenziale per semplificare radicalmente le operazioni all’interno dei Security Operations Center, automatizzando attività di routine come l’analisi dei log, la risposta agli incidenti e la gestione delle patch. L’implementazione dell’automazione guidata dall’AI da parte di Fortinet ha portato, ad esempio, a una riduzione del 40% dei costi operativi.5
Ma il potere di trasformazione dell’IA nella cybersecurity va oltre queste applicazioni, comprendendo anche l’apprendimento automatico, il deep learning e l’elaborazione del linguaggio naturale. La capacità di analizzare vasti insiemi di dati e di identificare in tempo reale le (potenziali) minacce, esigenza sempre più sentita vista la crescente complessità e il volume degli attacchi, è ormai fondamentale. Si consideri che ogni giorno vengono rilevate 560mila nuove minacce informatiche, che travolgono i sistemi software tradizionali.6 L’intelligenza artificiale può aiutare a filtrare queste minacce, individuando quelle che necessitano di ulteriori analisi. Questo approccio sta già riducendo i costi della cybersecurity.
Inoltre, un’indagine del 2022 ha rivelato che il 59% delle aziende ha una carenza di talenti nel campo della cybersecurity, con un potenziale impatto sulla loro capacità di gestire gli attacchi informatici in modo efficace.7
L’IA può colmare anche questo gap.
Vista questa esigenza, si prevede che il mercato globale dell’IA specificamente dedicata alla cybersecurity si espanderà dagli attuali 10 miliardi di dollari a quasi 40 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) superiore al 20% per i prossimi 3 anni.8
Questa crescita significativa non solo sottolinea il ruolo centrale dell’IA nell’evoluzione delle soluzioni di cybersecurity, ma rispecchia anche la crescente complessità del rilevamento delle minacce nell’attuale panorama digitale.
Se da un lato l’integrazione dell’IA nella cybersecurity preannuncia una nuova era di efficienza ed efficacia, dall’altro è altrettanto importante affrontare le complesse sfide che essa comporta, dalle considerazioni etiche ai requisiti normativi.